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Parlamento Ue, più stazioni di ricarica per i veicoli elettrici

Il percorso verso la transizione ecologica passa anche attraverso la promozione di nuovi modelli di mobilità sostenibile. L’Unione europea, che ha posto ai paesi membri l’obiettivo della neutralità climatica al 2050, in linea con l’agenda green, ha previsto la necessità per i veicoli elettrici di ricaricarsi ogni 60 km e di fare rifornimento di idrogeno ogni 100 km. Le navi dovranno poter utilizzare l’alimentazione elettrica a terra nei porti.

La Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo ha quindi adottato un progetto di mandato negoziale riguardante la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi

La finalità del progetto è quella di incentivare la diffusione delle stazioni di ricarica o di rifornimento alternative (come elettriche o a idrogeno) per auto, camion, treni e aerei e promuovere l’introduzione di veicoli sostenibili.

Nel 2024 sarà presentato il piano complessivo

Gli obiettivi nazionali minimi obbligatori per il dislocamento di infrastrutture per combustibili alternativi sono stati fissati dai membri dell’Europarlamento, nell’ottica di presentare entro il 2024 il piano su come raggiungere i target individuati. 

In base al testo adottato, le strutture di ricarica elettrica per auto, entro il 2026, dovrebbero essere installate almeno ogni 60 km lungo le principali strade dei paesi membri. Per camion e autobus, gli stessi requisiti si applicherebbero entro il 2026, ma solo sulle reti TEN-T. Le stazioni di ricarica per i camion dovranno essere installate più rapidamente in parcheggi sicuri e protetti: due stazioni di ricarica dal 2028 invece di una dal 2031 come proposto dalla Commissione. In tutti i casi, sono previste esenzioni all’impiego nelle regioni ultraperiferiche, nelle isole e nelle strade con scarso traffico.

Dai deputati una proposta innovativa

Rispetto alla proposta della Commissione, inoltre, i deputati propongono la creazione di più stazioni di rifornimento di idrogeno lungo le principali strade dell’Ue (ogni 100 km anziché ogni 150 km) e in tempi più rapidi (entro il 2028 anziché entro il 2031).

Anche le caratteristiche delle nuove infrastrutture dovranno soddisfare criteri di innovazione e semplificazione. Gli utenti di veicoli a carburante alternativo dovranno avere la possibilità di pagare facilmente, il prezzo dovrebbe essere visualizzato per kWh o per kg, essere abbordabile, comparabile e accessibile a tutte le marche di veicoli. I deputati puntano inoltre alla creazione, entro il 2027, di un punto di accesso europeo per i dati sui combustibili alternativi allo scopo di fornire informazioni sulla disponibilità, sui tempi di attesa e sui prezzi nelle diverse stazioni.